
Venezia, la storia e tua! In Laguna lo Scudetto Legabasket
La Reyerc chiude la serie di finale per 4-2. Trento, stoica, ha patito la panchina corta
It’s over, la storia la scrive Venezia. L‘Umana Reyer è Campionessa d’Italia per la terza volta nella sua storia, a quasi settant’anni dai due precedenti titoli vinti. La squadra di De Raffaele ha chiuso un’avvincente serie di finale sul 4-2, trionfando in Gara-6 in casa degli sfidanti, la Dolomiti Energia Trento per 78-81. Non è riuscito, quindi, il miracolo ai ragazzi di Buscaglia; costretti, per tutti i playoff, a ruotare in otto sul parquet, a differenza dei dieci effettivi sui quali ha potuto contare De Raffaele lungo tutta la serie. La lunghezza della panchina è stata quindi uno dei fattori decisivi che hanno lasciato un’impronta sulla serie: giocare ogni due giorni ha impattato in maniera più pesante sulla squadra trentina.
In Gara-6, una volta raggiunto il +10 nel secondo quarto, Trento si è sciolta come neve al sole; l’attacco ha perso fluidità, come successo in Gara-5, e la difesa non è riuscita a limitare le soluzioni offensive dei lagunari. Ress e Bramos hanno dato la spallata decisiva al match nel terzo quarto, fiaccando le gambe e le menti dei giocatori trentini che non sono riusciti a riportare il punteggio in parità. A nulla è servito lo scatto d’orgoglio di Trento nei minuti conclusivi della partita.
Nel sesto e decisivo match della sfida, fondamentale è stato l’apporto di Ejim e Filloy per Venezia; mentre, a Trento, è completamente mancato l’apporto di Shields e Gomes, con capitan Forray l’ultimo gladiatore ad arrendersi nell’arena colma di tifosi bianconeri.
In Laguna quindi è venuto il momento di festeggiare i ragazzi di De Raffaele, al termine di una cavalcata condita da un secondo posto in Regular Season e tre turni playoff nei quali hanno eliminato, nell’ordine, Pistoia, Avellino e Trento.
In ogni caso, ai trentini va tributato un grandissimo applauso per aver regalato un sogno alla propria città, dimostrando di poter reagire a qualsiasi problema, eliminando Sassari e, soprattutto, Milano dei turni playoff che hanno preceduto la finale.
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