
Pablo Neruda: “Ode al giorno felice”
Pablo Neruda: come ricordarsi di essere lici. Per affrontare con energia e vitalità il lunedì mattina
Pablo Neruda (1904-1973) è stato un politico e diplomatico cileno, nonché uno tra i più grandi poeti del XX secolo.
« La poesia è sempre un atto di pace. Il poeta nasce dalla pace come il pane nasce dalla farina. »
(da Confesso che ho vissuto)
La poesia di Neruda è infatti intessuta di vita e di quotidianità e pur essendo l’amore, in tutte le sue forme e nella sua tensione erotica e sensuale, ad essere al centro dei suoi versi, non mancano importanti richiami alla politica e all’attualità, invocando un perenne desiderio di pace. Essa viene vista come il motore della sua poesia, la pace di cui diviene simbolo lo stesso atto erotico come ricongiungimento tra l’uomo e la donna ma anche tra l’uomo e il mondo e la natura, in una sorta di profano panismo.
Neruda, dunque, come cantore della vita, in tutte le sue forme, da quella più carnale a quella ideologica.
In una delle sue più celebri poesie “Ode al giorno felice” lascia emergere proprio il suo slancio vitalistico, ricordandoci, soprattutto oggi, quanto sia importante la gioia di emozionarsi e godere della bellezza del mondo
Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.
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