Dopo il chiacchieratissimo referendum del 1 ottobre, la situazione della Catalogna era rimasta aperta: da una parte il (ormai ex) presidente catalano Puigdemont in fuga in Belgio dopo aver proclamato l’indipendenza della Regione Autonoma, con alle spalle un Parlamento spaccato e una percentuale di voti tale da destare dubbi e