Anna Marchesini, una dei massimi esponenti della comicità italiana, ci ha lasciati per un grave male a 62 anni, ripercorriamo i suoi ultimi pensieri.
Attrice dal talento sconfinato, doppiatrice e eccellente scrittrice, Anna Marchesini ci ha lasciato troppo presto, dopo aver combattuto con l’artrite reumatoide per tanti anni. Una carriera all’insegna delle risate, dell’ironia, dell’intelligenza, con la sua massima espressione raggiunta durante il periodo del famoso Trio.
Massimo Lopez e Giulio Solenghi sono stati per anni al fianco di Anna sui palchi di numerosissimi teatri e negli studi tv. I tre condivisero l’apice delle loro carriere, con sketch che sono rimasti tutt’oggi nella storia dello spettacolo italiano. Un successo che duro dal 1982 al 1994, anno dello scioglimento ufficiale che però non rappresento mai la fine effettiva del gruppo.
L’ultima apparizione di Anna in tv fu nel 2014 a Che tempo che fa, quando ormai era visibilmente provata dalla malattia. Ci ha lasciato la mattina del 30 luglio 2016, dopo vari ricoveri e l’aggravarsi inesorabile della malattia, riuscendo però, pochi giorni prima, ad assistere alla laurea della figlia.
Anna Marchesini, la forza nel dolore
Per quanto riguarda la sfera privata, Anna Marchesini si sposò nel 1991 con Paki Valente, dopo due anni dalla loro unione nacque la figlia Virginia. Purtroppo però il matrimonio durò solamente 8 anni, nel 1999 infatti i due divorziarono, e questo evento rappresentò per l’attrice un distacco dai rapporti famigliari molto profondo.
Agli occhi della figlia Virginia, la mamma durante la sua malattia ha subito una vera e propria metamorfosi, l’attrice aveva infatti aveva perso molto peso, non perdendo però il suo senso dell’umorismo, la figlia in un’intervista disse: ““Non riesco a mettere un etto. Alcuni invecchiano incicciandosi, altri incartapecorendosi. Io ho preso da mamma. Ho il timore di sembrare fragile, ma non lo sono: secondo me a 80 anni sono sulla sedia a rotelle, ma la capoccia quella no, quella non m’abbandona”.
Questo difficile percorso però ha portato l’attrice ha riflettere molto sulla sua condizione, sul dolore e sulla sofferenza in generale. “È un luogo di verità, nel dolore sei nudo: puoi usare strumenti per coprirlo, ma è un viaggio necessario“ Nelle sue parole c’era molta saggezza e una profonda consapevolezza di non aver paura della morte.
“Del dolore non cerco il senso, ma trovo che in esso – anche nel mio- ci sia una strepitosa quantità di vita”. Questa straordinaria persona non ha smesso anche nei suoi ultimi momenti di regalarci tanto, tanto da ridere e tanto da pensare. Una personalità che ancora oggi lascia un enorme vuoto.