Bonus per riparare gratis scarpe e vestiti invece di buttarli, novità assoluta

Un’agevolazione preziosa per fare in modo che abiti e calzature possano essere recuperati anziché buttati: ecco come funziona.

In un mondo dominato dal consumismo è quanto mai necessario invertire la rotta e tornare a guardare alla durata nel tempo degli oggetti, facendo in modo di evitare di sostituirli prima del necessario. È il caso di abiti e calzature, troppo spesso gettati al primo problema senza valutare la possibilità di risolverlo mediante una riparazione che consenta di ripristinarne l’aspetto estetico ed il corretto utilizzo.

Sconto per chi ripara scarpe e vestiti: i dettagli
Bonus riparazione indumenti e scarpe, come funziona – newsandcoffee.it

Ebbene proprio da questo punto di vista è interessante l’iniziativa lanciata allo scopo di ridurre il quantitativo di rifiuti. L’idea è di più ampio respiro ed è stata inaugurata nel 2020: si tratta della cosiddetta legge anti spreco avviata anzitutto vietando l’impiego di sacchetti di plastica nei supermercati ma anche le confezioni monouso utilizzate nei fast food.

Parallelamente sono state realizzate numerose fontanelle allo scopo di spingere i cittadini a ridurre l’acquisto di bottiglie di plastica e ancora sono stati introdotti alcuni ‘bonus riparazione’, da utilizzare per fare in modo che giocattoli, elettrodomestici ed altri prodotti possano tornare a funzionare senza doverli gettare.

Bonus riparazione indumenti e calzature: come accedere al maxi sconto

Importantissima è stata anche l’introduzione di una certificazione chiamata eco-score che le aziende, su base volontaria, hanno la possibilità di esporre da gennaio sui prodotti venduti. Su tale etichetta vengono indicate due informazioni ovvero in primis l’impatto ambientale ed in secondo luogo la facilità (o meno) di riparazione dell’oggetto.

Ogni intervento di riparazione beneficerà di uno sconto
Sconti variabili in fattura tra 8 e 25 euro – newsandcoffee.it

In tale contesto troviamo il Fondo riparazione tessile, legato cioè alla sistemazione di abiti di vario tipo e scarpe. L’idea, come quanto sopra segnalato, arriva da Parigi e viene concretizzata consentendo ai consumatori che portano indumenti a riparare di beneficiare di uno sconto diretto in fattura. Per fare un esempio sarà possibile ottenere fino a 25 euro di sconto per la sostituzione della pelle consumata delle scarpe o ancora si otterranno fino a 8 euro per incollare la suola che si è staccata.

Lo sconto varierà tra 10 e 25 euro per chi deve rammendare la fodera di un cappotto. Va da sé che i costi, per i clienti, potrebbero ridursi e non di poco dal momento che i prezzi per queste riparazioni sono di poco superiori allo sconto praticato. Parallelamente è previsto un secondo strumento chiamato Actions complementaires au bonus: si tratta di azioni come campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, la pubblicizzazione dell’iniziativa nonché una attenta formazione rivolta agli operatori del settore. Insomma una serie di azioni collaterali e complementari al bonus stesso.

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