Nel rapporto tra un padre ed un figlio c’è un errore da non commettere mai che ci viene segnalato direttamente dal buddismo. E la psicologia, da questo punto di vista, sembra confermare questa cosa in maniera totale. Andiamo a vedere di che si tratta.
Il rapporti tra un genitore ed un figlio non sempre sono semplici da gestire. Anzi. Le difficoltà da contemplare e da mettere in conto sono tante e bisogna anche sapersi adattare alle varie fasi della vita che una persona deve affrontare. E questo vale sicuramente per la prole, ma anche per il padre o per la madre. Ovviamente, però, ci sono alcune cose, che magari noi consideriamo del tutto normali ed ordinarie, che rappresentano invece in realtà un problema davvero di enorme portata e che possono avere delle conseguenze gigantesche.

Nello specifico, andiamo a puntare i riflettori in maniera particolare un un errore in maniera specifica, dal momento che rischia seriamente di distruggere un bambino. A segnalarlo all’attenzione di tutti è il buddismo, con la psicologia che ha poi confermato quanto si tratti di un qualcosa assolutamente da non fare in nessun caso. Andiamo, dunque, a vedere in maniera dettagliata di che cosa si tratta e che cosa bisogna sapere da questo punto di vista, dal momento che si tratta di un qualcosa di molto importante e di un tema a dir poco delicato.
Errore da non commettere mai con un figlio: cosa ci dice la psicologia
Essere un padre o una madre, come spesso si dice, è probabilmente il lavoro più difficile in senso assoluto dal momento che sono tanti gli aspetti da valutare e da tenere in considerazione. Ci sono, però, alcuni errori che sono tanto diffusi quanto pericolosi per la psiche di un bambino. O anche di un adolescente. Uno di quelli da evitare in ogni caso è quello di fare confronti con gli altri. In un mondo dove apparire e le apparenze in generale sono sempre più importanti, può essere un qualcosa di estremamente pericoloso.

In alcuni casi lo si fa quando si pensa che non siano stati sufficiente bravi, mentre in altri si pensa che in questo modo li si possa spronare a dare di più. In realtà, così facendo, come spiega la psicologia che fa suo questo mantra del Buddismo, non si fa altro che andare a marchiarli. Si insinuano nella testa di un bambino angoscia e dei valori che li danneggeranno. Ed alla lunga può andare ad uccidere la loro naturale spensieratezza e leggerezza.