Arriva un provvedimento importante da parte di Agenzia delle Entrate, che si prepara ad azzerare tutte queste cartelle esattoriali. Andiamo a vedere che cosa bisogna sapere e chi ne andrà a beneficiare. Si tratta di un qualcosa di molto importante.
Come è noto, la situazione economica nel Paese è a dir poco delicata, dal momento che sono tante le famiglie che stanno facendo i conti con delle difficoltà profonde e radicate. E che nascono soprattutto da una situazione che riguarda gli stipendi che è ormai stantia da troppo tempo. E che non sembra sbloccarsi. Sono, infatti, fermi da tanti, troppi anni e questo li rende inefficaci davanti a questa crescita incontrollata die prezzi a cui stiamo assistendo da diversi anni a questa parte. Insomma, non bisogna smettere di parlarne da questo punto di vista.

Proprio per questa congiuntura economica, è a dir poco frequente che le persone finiscano per sviluppare dei debiti con lo Stato. E si ritrovino, per questo motivo, costretti a fare i conti con delle cartelle esattoriali con l’Agenzia delle Entrate. Da questo punto di vista, vanno registrate delle novità non di poco conto dal momento che il Fisco sta per azzerare queste cartelle esattoriali per la gioia, ovviamente, delle persone che sono interessate a questo provvedimento e che ne andranno per questo motivo a beneficiare.
Cartelle esattoriali azzerate: manna dal cielo dall’Agenzia delle Entrate
Secondo la relazione redatta dalla Commissione tecnica sulla riscossione, con a capo l’ex magistrato della Corte dei Conti Roberto Benedetti, sono ben 408,47 i miliardi di euro rimasti in sospeso e, complessivamente, oltre 1.272 miliardi di entrate fiscali e previdenziali nel periodo che va dal 2000 al 2024. Proprio per far fronte a questa situazione, come riportato dal quotidiano “Il Giornale“, i tecnici hanno avanzato una proposta che ha del clamoroso e che farà in maniera del tutto fisiologica discutere e non poco. Andiamo a vedere di che si tratta.

Il piano che è stato messo a punto, infatti, prevede un maxi-stralcio pari addirittura a 407 miliardi, circa un terzo dell’intero importo che caratterizza i crediti pendenti. Si tratterebbe di un’operazione che cancellerebbe per la maggior parte cartelle riferite a contribuenti ormai deceduti, a società cancellate senza coobbligati, a debiti che sono in qualche modo legati a procedure fallimentari che si sono già concluse ed a crediti che sono semplicemente caduti in prescrizione. C’è da vedere quali saranno i prossimi passi.
Come riferito dal Giornale, infatti, la Conferenza Unificata delle Regioni sarà chiamata a esprimersi già la prossima settimana ed il verdetto ci dirà se l’Italia sta per davvero per cambiare atteggiamento dal punto di vista fiscale.