Pensioni per lavoratori in nero e sottopagati: quali vie ci sono adesso

Lavoro in nero, carriere frammentate e vuoti contributivi sono una realtà frequente. Vediamo che possibilità ci sono per la pensione. 

Chi ha lavorato lunghi periodi in nero o chi ha pochissimi contributi, avrà ugualmente diritto alla pensione? Vediamo cosa dice la vigente normativa in materia.

Pensione per lavoratori in nero
Chi lavora in nero avrà la pensione? – Newsandcoffee.it

Il mondo del lavoro è completamente cambiato negli ultimi 20-30 anni. Sono passati da un pezzo i tempi del lavoro a tempo indeterminato subito dopo la laurea o il diploma. Oggi le persone iniziano a lavorare sempre più tardi e passano da un contratto atipico ad un altro praticamente fino ad arrivare all’età della pensione.

Ma chi ha sempre lavorato in nero e, dunque, non ha contributi o chi ne ha pochi, può comunque accedere alla pensione? La legge Fornero, infatti, è chiarissima: per andare in pensione è necessario avere almeno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Ma i Millenials e, ancor più la generazione Z, difficilmente arriveranno a maturare 20 anni di contributi entro i 67 anni.

Come andare in pensione se hai pochi contributi

La legge Fornero che, dal 2011 in avanti, regola il mondo della previdenza sociale, ha stabilito che per poter accedere alla pensione sia necessario avere almeno 67 anni e un requisito contributivo minimo di 20 anni. Che fare se i contributi sono meno? Ci sono due strade che permettono di avere la pensione che con pochissimi contributi.

Pensione con pochi contributi
Ecco come andare in pensione se i contributi sono pochi – Newsandcoffee.it

Tutte le misure di pensione anticipata che permettono di uscire dal lavoro prima di aver spento 67 candeline sulla torta di compleanno, richiedono molti anni di contributi. Con Quota 103 e con Quota 41 il requisito contributivo minimo è di 41 anni; con Ape sociale bisogna avere almeno 30 anni di contributi e appartenere a categorie specifiche; infine per accedere alla pensione anticipata con Opzione donna gli anni di contributi devono essere almeno 35.

Che fare se per lunghi periodi si è lavorato in nero o si è rimasti disoccupati o si è sottopagati e non si hanno neanche 20 anni di contributi? In questo caso bisogna attendere di compiere 71 anni. A 71 anni, infatti, si potrà andare in pensione anche con solo 5 anni di contributi purché siano stati tutti versati dopo il 1995, cioè dopo l’entrata in vigore del sistema di calcolo contributivo. Naturalmente con pochi contributi l’importo dell’assegno previdenziale sarà molto basso ma si potrà chiedere l’integrazione con l’assegno sociale per arrivare alla soglia minima di 503,27 euro.

Se, però, non volete attendere di avere 71 anni, allora già a 67 anni potrete chiedere l’assegno sociale. Questa misura di sostegno al reddito, tuttavia, viene concessa solo a persone che versano in grave stato di bisogno. Per ottenere l’assegno sociale il reddito lordo annuo non deve superare i 9.542,21 euro se si vive soli o i 13.085,02 euro l’anno se si è coniugati. Inoltre è necessario essere residenti in Italia da almeno 10 anni.

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