Bollette, temi un aumento illegale? Cosa controllare per capire se i costi in più sono leciti

Si torna a parlare di bollette, con tanti cittadini che temono un aumento illegale: ecco cosa bisogna controllare per comprendere i costi. 

Uno dei temi più caldi del 2023 sono stati sicuramente gli aumenti in bolletta. Delle volte l’incremento dell’importo della fattura potrebbe essere illegale ed in questa circostanza potrebbe tornare molto utile controllare e capire quali sono i costi in più leciti e quali no: come sarà possibile farlo.

Bolletta aumento illegale
Come capire quando una bolletta è illegale – Credits: Ansa Foto – Newsandcoffee.it

A caratterizzare questo 2023, che si avvia verso la conclusione, ci sono stati diversi argomenti e tra questi troviamo l’aumento delle bollette che rappresentano una triste realtà con cui la maggior parte dei consumatori deve confrontarsi. Oltre ad adottare soluzioni per rispamiare, delle vole non si può fare altro e prima di perdere le speranza bisognerà capire se questi aumenti sono sempre legali. A rispondere ai quesiti dei cittadini ci ha pensato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust).

Infatti proprio l’organo ha emesso numerose sanzioni contro alcune società di fornitura energetica proprio a causa di aumenti illegittimi. Sorprendentemente tra le società multate troviamo alcune tra le più importanti del settore come Enel Energia, Eni Plenitude ed Edison Energia. Sul sito dell’Agcom è possibile trovare l’elenco completo delle sanzioni. Queste sono applicate in seguito alla violazione del Decreto Aiuti Bis, che vietava le modifiche unilaterali del contratto fino ad aprile 2023. Per i cittadini quindi è importantissimo capire se gli aumenti in bolletta sono legali.

Bollette ed aumenti illegali, quando può scattare la sanzione: cosa bisogna sapere

Uno dei casi in cui gli aumenti in bolletta sono illegittimi riguarda le modifiche contrattuali unilaterali intervenute tra il 10 agosto 2022 e il 30 aprile 2023, come precedentemente spiegato. Durante questo periodo, la modifica unilaterale delle condizioni contrattuali è vietata, e la legge richiede che tali modifiche siano comunicate in forma scritta e dettagliata con un preavviso di: 2 mesi per le variazioni automatiche; 3 mesi per le variazioni di rinnovo non definite nel contratto iniziale. Tutte queste informazioni devono essere inserite nella sezione “Comunicazioni” della bolletta.

Bolletta aumento illegale
Quali sono i costi da prendere in considerazione – newsandcoffee.it

Inoltre poi i consumatori avranno il diritto di opporsi a qualsiasi intervento della compagnia erogatrice di servizi derivante da pratiche commerciali scorrette. Ciò include pratiche e pubblicità false e ingannevoli o aggressive, mirate a indurre il cliente ad acconsentire. Queste pratiche scorrette possono anche coinvolgere minacce false riguardo alla fornitura.

I contratti conclusi a distanza dovranno poi essere mandati al consumatore per il consenso in forma durevole, che può essere esplicitato in forma cartacea o digitale. La comunicazione dovrà avvenire dopo il consenso del cliente che può essere espresso anche telefonicamente, ma deve essere provabile in caso di contestazioni. I consumatori quindi, semplicemente facendo attenzione alle regole e ai diritti, potranno proteggersi da pratiche ingiuste per quanto riguarda la fornitura elettrica.

Impostazioni privacy