Panettone, perché va capovolto? Il motivo è ben preciso e non ci saresti mai arrivato

Sai perché il panettone va sempre capovolto una volta cotto? C’è una spiegazione precisa dietro questo passaggio fondamentale!

Dalla corte di Ludovico Il Moro nel 1495 ad oggi. Secolare protagonista in tavola durante il periodo natalizio è proprio lui, il panettone. Quello ai canditi il più famoso ma suoi ‘concorrenti’ le numerosissime e golosissime varianti che negli ultimi anni hanno decisamente spopolato, conquistano il nostro palato con i loro mille gusti.

perché si capovolge il panettone
Panettone: perché si mette a testa in giù – News&coffee.it

Al cioccolato, al caffè, alla frutta, al pistacchio. Una omogenea alveolatura che lo rende alto e leggero come una nuvola. La preparazione del panettone è forse una delle più complesse che possano esistervi.

Essa di fatto consta di numerosi passaggi che necessitano di una particolare attenzione, sia durante la fase di agglomerazione degli ingredienti, in cottura e appena sfornato. Sebbene tutti i passaggi si dicano essenziali, uno in particolare si rivela fondamentale: sai perché a fine cottura il panettone si fa raffreddare a testa in giù? Capovolgere il panettone una volta cotto è importantissimo, ma vediamo perché. 

Perché bisogna capovolgere il panettone a fine cottura: il segreto è svelato

Una preparazione lunga e complessa che necessita di numerose attenzioni. Consta di più fasi di lievitazione e maturazione. Il panettone è uno dei dolci tipici del Natale. Prepararlo in casa potrebbe essere una vera e propria sfida. Ecco perché molti decidono di acquistare il panettone artigianale più gustoso senza dover intraprendere questa faticosa impresa. La riuscita di un buon panettone dipende dalle fasi di preparazione. Una di queste, come anticipato, è quella che prevede che a fine cottura il panettone sia capovolto e messo quindi a testa in giù. Ma perché è fondamentale farlo?

capovolgere il panettone
Perché capovolgere il panettone a fine cottura .- News&coffee.it

Come spiegato, il panettone è un impasto la cui struttura si dice piuttosto complessa. La sua lavorazione consta di diverse ore di lievitazione e maturazione, dentro e fuori dal frigo. Pertanto, sfornando e lasciando il panettone riposto sulla sua base in fase di raffreddamento, si rischierebbe di vederlo collassare su sé stesso.

Capovolgere il panettone, infilzandolo con i caratteristici spilli così da sospenderlo in aria, farà in modo che questo raffreddi senza gonfiarsi e perdere quindi la sua forma caratteristica. Questo pertanto spiega per quale motivo, una volta sfornato, il panettone non possa essere consumato di li a poco. La fase di raffreddamento richiede almeno 12 ore in un luogo fresco e asciutto, così da evitare che l’umidità presente all’interno ne danneggi la forma ma soprattutto la qualità finale.

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