
Serie B: il Verona torna in paradiso, Frosinone alla prova playoff. Saltano i playout, Trapani in Lega Pro
I veneti conquistano la promozione dopo un solo anno in Serie B. Finale amaro per i siciliani retrocessi: festeggiano Brescia, Ternana e Avellino
Cala il sipario sulla stagione regolare di Serie B. Tra chi festeggia, chi piange e chi ha ancora delle pagine importanti da scrivere. Doveva essere il giorno della festa del Verona e così è stato: non senza patemi, non senza sofferenze, come del resto per tutto il campionato degli scaligeri. A Cesena la squadra di Pecchia aveva bisogno di un punto per ottenere la certezza della Serie A. Quel punto è arrivato, ma di certo i tifosi veronesi presenti in Romagna e quelli assiepati di fronte ai maxischermi in città non hanno passato una serata tranquilla. I bianconeri di Camplone non avevano alcun obiettivo, eppure non hanno prestato il fianco agli avversari. La partita è stata viva e combattuta per tutti i 90 minuti, con entrambe le squadre che hanno avuto le loro occasioni da gol. Lo 0-0 finale ha dunque consegnato al Verona l’immediato ritorno in A dopo un anno di purgatorio. Partiti con tutti i favori dei pronostici, i gialloblù non hanno mai realmente impressionato per la qualità del gioco prodotto. Ci si aspettava che il Verona “ammazzasse” il campionato, invece ha dovuto lottare punto a punto fino all’ultima giornata. La promozione alla fine è tuttavia senza dubbio meritata ed è passata soprattutto dai piedi di Giampaolo Pazzini: un ragazzo che, prima di approdare al Verona due anni fa, aveva vissuto una carriera tra Fiorentina, Sampdoria, Inter e Milan, coronata anche da 25 presenze in Nazionale. Eppure, quando il Verona è retrocesso in B “il Pazzo” non ha avuto dubbi nel rimanere: si è calato perfettamente nella realtà del campionato cadetto e, con la fascia di capitano al braccio, ha trascinato i suoi compagni alla promozione vivendo, tra l’altro, la sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo con ben 23 centri.

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Chi ha sperato di poter accompagnare il Verona in Serie A è il Frosinone, per cui la partita contro la Pro Vercelli si è messa subito in discesa con il doppio vantaggio nella prima mezz’ora di gioco e i buoni risultati dagli altri campi: il Perugia non riusciva ad aver ragione della Salernitana, il Benevento non passava a Pisa e il Cittadella cadeva sotto i colpi della Virtus Entella: uno scenario che avrebbe portato i laziali alla Serie A diretta cancellando i playoff per la promozione. Un sogno durato 45 minuti, il tempo che ci ha messo il Perugia per rimontare lo svantaggio iniziale e portarsi sul 2-1 e, dunque, nuovamente a -9 dal Frosinone. Nel corso della ripresa, mentre il Perugia siglava il 3-1 (3-2 il risultato finale), si risvegliava anche il Benevento che ne rifilava 3 al Pisa, certificando la necessità degli spareggi per decretare la terza promozione. In coda al treno playoff lo Spezia, che con un gol di Giannetti è riuscito ad aver ragione di un Vicenza ormai retrocesso e ad agguantare l’ultima posizione utile a tener vivo il sogno chiamato Serie A. Nulla da fare invece per il Novara, sconfitto a Carpi per 2-0 grazie alle reti di Concas e Mbakogu nel corso del primo tempo.
Benevento-Spezia e Cittadella-Carpi saranno dunque le sfide in gara unica che determineranno chi andrà poi ad affrontare in semifinale playoff rispettivamente Perugia e Frosinone, in gare di andata e ritorno con la seconda partita da giocarsi in casa della meglio piazzata (umbri e ciociari per l’appunto).
Se da un lato saranno necessari gli spareggi per decidere chi accompagnerà Spal (ieri vittoriosa sul Bari per 2-1 davanti ai propri tifosi in festa) e Verona in Serie A, dall’altro lato, in coda, non saranno invece disputati i playout per la permanenza nel campionato cadetto: il Trapani infatti, perdendo la “partita della vita” giocata a Brescia (gol di Torregrossa e del solito intramontabile Caracciolo), è costretto a salutare la Serie B. I siciliani, protagonisti di una seconda parte di stagione vissuta a ritmi vertiginosi (con appena 2 punti conquistati meno del Verona promosso), pagano tuttavia un girone di andata in cui hanno messo insieme la miseria di 13 punti. L’esonero di Cosmi e l’arrivo di Calori in Sicilia avevano restituito legittime speranze ai trapanesi, che in effetti il miracolo l’avevano quasi realizzato fino ad arrivare a toccarlo con mano. Eppure, le ultime 3 sconfitte consecutive patite dai granata ne hanno decretato la retrocessione diretta in Lega Pro, giunta ieri anche a causa delle contemporanee vittorie delle dirette avversarie: Ternana vittoriosa per 2-1 ad Ascoli, con gli umbri che dopo lo svantaggio iniziale ribaltano la partita con Avenatti e Falletti, e Avellino che vince sul Latina con il medesimo risultato nonostante il gol dell’ex Insigne nel corso del primo tempo.

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Classifica finale: Spal (78) e Verona (74) promosse in Serie A. Frosinone (74), Perugia (65), Benevento (65), Cittadella (63), Carpi (62) e Spezia (60) ai playoff. Novara 56, Salernitana e Virtus Entella 54, Bari e Cesena 53, Brescia 50, Ascoli, Pro Vercelli, Avellino e Ternana 49. Trapani (44), Vicenza (41), Pisa (35) e Latina (32) retrocesse in Lega Pro.
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