
Auguri mamma: “La ballata delle donne”
In onore della festa della mamma, una bellissima poesia di Edoardo Sanguineti ci ricorda di celebrare la 'madre' insieme alla 'donna', fonte di vita, pace e gioia
La giornata in onore della madre, della sua funzione sociale e della maternità viene festeggiata in tutto il mondo, sebbene in date diverse. In Italia venne istituita la prima volta nel 1933 (Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo, celebrata il 24 dicembre) legata alla politica della famiglia del governo fascista. Mentre la festa della mamma come la intendiamo oggi, nasce in italia negli anni ’50 e legata a motivi di promozione commerciale e a motivi religiosi.
Edoardo Sanguineti nella sua straordinaria Ballata delle donne ci ricorda che la madre è anche donna e compagna e figlia a sua volta. L’immagine del ventre femminile, ventre sacro di madre come culla della vita, e ventre come luogo profano d’amore, accogliente, è casa, gioia e pace, è un richiamo alla madre terra che genera, è la “grotta” ancestrale e oscura, porto sicuro dell’uomo. Un “luogo” che va rispettato, protetto e amato quello femminile, “Perché la donna non è cielo, è terra /carne di terra che non vuole guerra”.
Auguri a tutte le mamme, auguri a tutte le donne
Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.Femmina penso, se penso l’umano
la mia compagna, ti prendo per mano.
(E.Sanguineti, La ballata delle donne, da Il gatto lupesco. Poesie 1982-2001).
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